lunedì 24 agosto 2015

Un cuore in silenzio-recensione☻☻☺☺☺

Buonasera
Quello di oggi è il libro che in assoluto mi è piaciuto di meno di Nicholas Sparks (ebbene sì, ancora lui, ma domani farò una recensione di qualche altro autore, promesso).
Il titolo? Un cuore in silenzio.
Prima la parte tecnica.
L'opera è stata pubblicata dalla casa editrice Frassinelli nel 2000, per cui è abbastanza recente, e il tema che tratta e l'epoca sono contemporanei, a differenza di altri volumi dello stesso artista che invece sono narrati in epoche "vecchie", passate. 
Il genere è sempre lo stesso, romanzo rosa, e per chi non avesse idea di cosa sia vada a cercarselo sull'altro post di qualche giorno fa (vedi: L'altra storia di noi-recensione) perché non ho tempo di rispiegarlo, ahahah. Bene, dopo quest'uscita, vi ripresento l'autore, comunque conosciutissimo, perciò un minimo su di lui dovreste saperlo... E se non è così allora acculturatevi.
Nicholas Sparks, autore di romanzi rosa della nuova generazione, vive nel South Carolina. Per Frassinelli ha pubblicato, con successo, Le pagine della nostra vita, Le parole che non ti ho detto e I passi dell'amore (che, ve lo faccio già sapere, leggerò prossimamente e di cui farò ovviamente le recensioni qui).

Trama:
A Edenton (North Carolina) Taylor McAden presta servizio come pompiere, e non ha paura di niente, lo sanno tutti. Ma quando incontra Denise Horton scopre un pericolo che non ha il coraggio di affrontare, ovvero innamorarsi. Con il tempo i due si conoscono e iniziano a frequentarsi, ma Taylor deve capire che se vuole un avvenire felice deve lasciarsi alle spalle il passato. E guardare al futuro. Possibilmente con Denise.



"Se non senti parlare il tuo cuore,
ascolta il suo silenzio.
A volte il vero amore arriva sottovoce."



Vi spiego perché non mi è piaciuto come libro. 
E anche perché ho comunque deciso di recensirlo.
Non mi ha entusiasmata prima di tutto perché a me, non essendo una persona particolarmente romantica, non importava un fico secco della storia d'amore tra 'sti due. E qui qualcuno di voi potrebbe dirmi "Sì, vabbeh, allora perché ti vai a leggere libri di Nicholas Sparks, che alla fine scrive solo romanzi d'amore?" L'ho letto perché i suoi romanzi precedenti mi sono piaciuti moltissimo, mi hanno entusiasmata e fatto provare emozioni, e questo, per me, vale molto di più che una bella storia che alla fine è raccontata in poche parole in un modo di merda e non mi lascia niente dentro. Per questo pensavo che anche questo libro mi sarebbe piaciuto al livello degli altri; purtroppo però non è successo. Adesso, non mi faccio lo stereotipo, per un unico (o forse sono anche due) libro suo che non mi è piaciuto, che Sparks faccia cagare o non sappia scrivere, anzi, questo mi spinge anche di più a cercare opere sue che  mi restino impresse e che magari cancellino il ricordo di quest'opera che non mi è piaciuta molto.

Ho deciso di recensirlo perché comunque anche se un libro per me è brutto, per altri può essere (esagero) la Scoperta Della Sua Vita, ok? E' tutto un discorso di soggettività, non mi metto di sicuro a recensirlo perché voglio tirar merda su Nicholas Sparks, poiché non mi sarebbe possibile dal momento che sono solo una povera ragazza che ha aperto un blog per scrivere nero su bianco la sua passione e comunque non sono nessuno per criticare un libro di un autore oltretutto importante addirittura pretendendo di avere ragione sugli altri, credendo che solo la mia impressione sia giusta e quella degli altri sbagliata. No. No e basta. No perché questo significherebbe avere una mentalità chiusa e io sto cercando con tutte le mie forze di riuscire ad avere una visuale "aperta" sul mondo (forse non c'entra nulla ma non importa), anche per il fatto che è prima di tutto un segno di maturità.

Dico ancora due cosette e poi chiudo. E' un libro secondo me eccessivamente positivo. Secondo me mentre scriveva questa storia Nicholas Sparks stava passando un momento felice della sua vita. Non so se lo sapete ma nei suoi libri di solito muoiono o tutti, o il protagonista, cosa che ti fa rimanere sempre di merda (la prima volta che ho letto una sua opera [era Il meglio di me, mi ricordo] non sapevo avesse questo stile e mi aspettavo la solita storiella d'amore. Invece poi... NON SPOILERO. Sappiate che anche quello è un libro meritevole e che lo recensirò, prima o poi). 
In questo, invece, non si nota quella nota di depressione/delusione della vita (scusate il gioco di parole)  come negli altri. 'Sta cosa mi ha un poco sconvolta, ma niente di irrecuperabile, mi basta leggermene un altro che magari so già sia triste così riacquisto un po' di sana depressione. Sana perché è una depressione finta e temporanea di cui puoi parlare con gli amici che hanno letto lo stesso libro è che sono rimasti smontati dal finale (Sempre con lo stesso libro [Il meglio di me] mi è capitato di avere discorsi, mettiamola così, "accesi" sul fatto che Anastasia fosse una G. S. [se leggete il libro capirete di cosa parlo] e finivamo sempre col concordare su questa cosa). 
Alla fine leggere un libro lo si fa più per se stessi che per altro, ma secondo me sarebbe bello se diventassero un metodo di condivisione anche al di fuori di sé stessi, cioè se si creassero più "Club dei libri" (che tanti pensano sia cosa da nonni ma non è così) e robe di questo tipo. 
Sarebbe veramente molto carino. 




Ciao!
Maryanna (:







1 commento:

  1. E brava mary che colpisci ancora!
    Aspetto inoazientemente la tua prossima recensione, concordo pienamente sul meglio di me ( che ti ho imprestato io) e lenso che un giorno leggerò lo stesso questo libro, perche amo nicholas, ma forse è meglio se prima finisco quello che sto leggendo .

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