domenica 11 settembre 2016

La ragazza di giada-recensione☻☻☻☻☺


Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana.
Ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi.
A. Einstein




La ragazza di giada

Prima di passare alla recensione del libro, volevo focalizzare l'attenzione su un avvenimento accaduto anni or sono, proprio oggi.
Tutti sapete che l'11 settembre di quindici anni fa viene ricordato come il giorno dell'attentato alle Torri Gemelle (Twin Towers) negli Stati Uniti, a Manhattan, iniziato alle prime ore della mattina, le 8:46. Questo attacco provocò 2996 morti, 6400 feriti e 24 dispersi.
L'attentato avvenne per mano di dirottatori islamici di al-Qā-'ida che, a parer mio, avrebbero dovuto fare una fine ben peggiore, magari finendo nelle mani di tutte quelle famiglie che hanno perso i loro cari in quell'occasione, per colpa loro. Invece, inevitabilmente, sono morti nello schianto dell'aereo, ed è proprio un peccato.
Quindi, un minuto di silenzio, #pernondimenticare11/09/01 .

La ragazza di giada è un libro scritto da Lisa See, scrittrice la cui famiglia ha origini cinesi, luogo dove lei ha compiuto molti viaggi, anche per scrivere articoli per i giornali dove lavora, oltre che per capire meglio le sue origini.
Ha scritto anche Fiore di neve e il ventaglio segreto (libro altrettanto bello, che consiglio), ambientato nella Cina del XIX secolo, e che è diventato il suo libro più conosciuto.

Trama:
Cina, XVII secolo. Peonia ha quasi sedici anni e come tutte le ragazze della sua età è già stata promessa in sposa dalla famiglia ad un uomo di cui lei ignora tutto, persino il nome. Per il suo sedicesimo compleanno, il padre, uomo illuminato, che desidera per la figlia una formazione culturale completa, al di là delle condizioni di segregazione in cui ella vive, le regala la rappresentazione teatrale di un classico della letteratura dell'epoca Ming: Il Padiglione delle Peonie. L'opera racconta di una fanciulla che si lascia morire d'amore pur di non accettare un matrimonio combinato. La sera della rappresentazione dell'opera, Peonia incrocia lo sguardo di un giovane di cui si innamora a prima vista, riuscendo a incontrarlo poi altre tre volte. Il suo destino è però segnato, e lei dovrà sposare l'uomo a cui la sua famiglia l'ha promessa. Come la protagonista, però, Peonia sceglie di lasciarsi morire per amore.

La mia recensione:
Premettendo che ultimamente mi sto appassionando ai libri orientali, questo è uno dei migliori che abbia letto. Continuo con la recensione a punti di ciò che mi è piaciuto:
1. La struttura. Mi è piaciuto vedere come Lisa See ha strutturato una storia dalla trama in apparenza semplice (una ragazza che s'innamora di un ragazzo, non avendo comunque speranze). Già da un po' ho perso l'abitudine di leggere le trame sulle copertine dei libri che mi va di leggere, perché molte volte vi si ritrovano spoiler assurdi. Nella trama che ho riportato sopra, ho tagliato qualche pezzo da quella originale, perché metà libro veniva rovinato da questi. Senza ulteriori spiegazioni, ho gradito il libro soprattutto da metà in poi.
2. La cultura cinese del XIVV secolo. Ecco, ciò che più mi ha affascinata è stata la cultura cinese di quel periodo, che permeava le pagine in ogni loro riga e in ogni loro parola, dalla fasciatura dei piedi nuvole e pioggia, alle tradizioni matrimoniali e alla festa degli spiriti famelici, eccetera eccetera... Sono cose che impari leggendo che affascinano perché fanno parte della cultura orientale in un modo che non potrà mai avvenire in occidente; la mentalità orientale, per certi versi, supererà sempre quella occidentale, che molte volte si basa sulla superficialità. Insomma, questo libro e anche Fiore di Neve e il ventaglio segreto, vi danno un mondo da scoprire e sul quale riflettere. Dopo averlo letto vi ritroverete come me a sperare che vi capiti l'occasione di un viaggio fra quelle terre.
3. Lo sposarsi della storia in sé con il periodo storico reale. La storia di Peonia (che poi diventerà Tong, ovvero Stessa) si sposa benissimo, ovvero si amalgama in modo stupendo con la reale storia di quel terribile periodo cinese della dinastia Ming, che viene sconfitta dai manciù o Mancesi, i quali dettero il via alla dinastia Qing, attraverso dei metodi brutali, quali violenze, stupri, assedi, assassinii, scorrerie... barbarie, insomma, che vengono riportate nel libro.
4. L'animo della protagonista. Colpisce e cambia nel corso della storia, diventando comunque più maturo dopo la morte, ma non dico di più, rischiando di cadere negli spoiler.
Per tutti questi motivi e altri che scoprirete leggendo, consiglio la lettura del libro, e se avete libri di scrittori cinesi o giapponesi o coreani o indiani o insomma quello che volete voi da consigliarmi, fate pure.



laranakermit19










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