lunedì 21 dicembre 2015

Will ti presento will-recensione★★☆☆☆

Si ama la persona, non il sesso.
M. Badiale


Will ti presento Will

Will ti presento Will è un romanzo Young Adult scritto in collaborazione da John Green e David Levithan e pubblicato in Italia dalla casa editrice Piemme.
Lo Young Adult (YA) è un genere che comprende opere le quali spaziano dal fantasy, al giallo, al sentimentale e si rivolge principalmente ad un pubblico di adolescenti o quasi adolescenti, pressapoco tra i dodici e i diciotto anni. 
Premetto tuttavia che non è vero, come molti dicono, che i libri di questa categoria sono allora di riflesso spazzatura che non può essere letta che da ragazzi che non capiscono niente di letteratura. Primo, perché spesso sono proprio i ragazzi quelli che se ne intendono più di opere e generi, e secondo perché ci sono libri raccomandati a pubblico adulto e spacciati come alta letteratura che fanno più schifo di questo (ogni riferimento a Cinquanta sfumature di Grigio è puramente casuale).
Il romanzo è ambientato nell'epoca contemporanea, il XXI secolo, a Chicago ed ha come luogo di riferimento principale la scuola. I personaggi principali sono Will Grayson e Will Grayson.
Gli autori di Will ti presento Will (Will Grayson, Will Grayson) sono John Green e David Levithan.
Il primo è riconosciuto come uno fra i più grandi scrittori di romanzi YA (ricorderete infatti il tormentone dell'anno di Colpa delle stelle, uno fra i suoi libri più conosciuti, che racconta, in poche parole, della storia d'amore fra questi due ragazzi con gravi problemi di salute. Personalmente, l'ho letto e non mi è piaciuto). Ha ricevuto premi e riconoscimenti per i suoi libri, entrati a far parte della classifica dei libri più venduti del New York Times.
David Levithan ha scritto numerosi libri che hanno come protagonisti principali ragazzi gay, come nel caso di Will ti presento Will. Ha anche creato PUSH, un'impronta di Young Adults che si rivolge soprattutto alla scoperta di nuove voci e nuovi autori. Ha anche scritto la serie de Il club delle baby-sitter, adatto ad un pubblico più piccolo e molto divertente.

Trama:
Una sera, nel più improbabile angolo di Chicago, due ragazzi di nome Will Grayson si incontrano. Will e Will non potrebbero essere più diversi, ma dal momento in cui i loro mondi collidono, le loro vite, già piuttosto complicate, prendono direzioni inaspettate, portandoli a scoprire cose completamente nuove sull'amicizia, sull'amore e, soprattutto, su loro stessi.




"Se tieni a qualcosa non è che a volte ci stai male.
Ci stai sempre male"

"Tutti quanti hanno un'attività extrascolastica.
La mia è tornare a casa"

"Le cose in cui speri di più sono quelle che
alla fine ti distruggono"

"Non intelligente.
Non figo.
Non simpatico.
Non divertente.
Io sono così: un grande non"



LA MIA RECENSIONE:
Will ti presento Will mi è stato consigliato da un'amica che l'aveva già letto e le era piaciuto un sacco. Perciò ho detto: chissà, magari è bello. Così ho preso e mi sono messa a leggerlo. Prima pagina: ok. Primo capitolo: ok. Prima parte: ok. In pratica fino a tre quarti del libro ero contenta, non era male, anzi. Una storia ben costruita e anche un po' diversa dal solito, visto che parla di argomenti come l'omosessualità in modo molto spigliato, libero e leggero. Una novità, dopotutto. Ci sono tanti di quei libri che parlano di argomenti analoghi a questo in modo così cauto, ma così cauto che sembra che da un momento all'altro debba scoppiare una bomba atomica. Qui invece non è così, perché probabilmente Green e Levithan hanno capito che più si parla degli argomenti che ci fanno tra virgolette "paura" e più si riesce a conoscerli, analizzarli e capirli, mentre questo non può accadere se non se ne parla mai. 
Dunque dicevo. Fino ai tre quarti è un libro interessante e anche carino da regalare, ora che siamo in periodo natalizio. Ma l'ultima parte mi ha fatto arrabbiare di brutto. Come fai a pompare un libro in quel modo fin quasi al finale e poi far terminare il tutto in un modo così floscio? Sì, perché il finale è proprio floscio, niente che meriti, soprattutto perché finisce con tutti felici e contenti, ma non come tu speri fin dall'inizio del libro, dalla prima pagina che leggi! Per cui, in riassunto, bello quasi tutto, ma il finale mi ha proprio delusa. Peccato, perché c'erano altri ventiquattro modi per finire la storia e dovevano terminarla proprio così.



laranakermit19




sabato 12 dicembre 2015

Shadowhunters, Le origini(#1)-recensione★★★☆☆

L'inferno è la sofferenza di non poter più amare.
F. Dostoevskij


Le origini

Le origini (The infernal devices) è una saga composta da tre romanzi genere urban fantasy, ambientata nella Londra Vittoriana. 
L'autrice è Cassandra Clare, che con questa serie racconta le vicende della sedicenne Tessa Gray alla ricerca del fratello Nate a Londra.
Il primo libro (L'angelo) è stato pubblicato in inglese il trentuno agosto 2010, in italiano il sette giugno dell'anno seguente.

Trama:
Tessa Gray, orfana sedicenne, lascia New York dopo la morte della zia con cui viveva per raggiunge il fratello ventenne Nate, a Londra. Unico ricordo della vita precedente, una catenina con un piccolo angelo dotato di meccanismo a molla, appartenuto alla madre. Quando il fratello maggiore scompare all'improvviso, le ricerche portano la ragazza nel pericoloso mondo sovrannaturale della Londra vittoriana. Sarà rapita, ingannata, sfruttata per la sua straordinaria capacità di trasformarsi e assumere l'aspetto di altre persone. La salveranno due Shadowhunters, Will e Jem, destinati a combattere i demoni, nonché a mantenere l'equilibrio tra i Nascosti e fra questi e gli umani. Tessa sarà costretta a fidarsi. Si unirà a loro nella lotta contro i demoni per poter imparare a controllare i propri poteri e riuscire finalmente a trovare Nate. Ma tutto ciò la porterà al cuore di un arcano complotto che minaccia di distruggere gli Shadowhunters, e le farà scoprire che l'amore può essere la magia più pericolosa di tutte.


"Qualunque cosa tu sia fisicamente, maschio o femminaforte o debole, malato o sano... tutte queste cose contano meno di ciò che è contenuto nel tuo cuore. Se hai l’anima di un guerriero, sei un guerriero. Qualunque sia il colore, la forma, il disegno che la nasconde, la fiamma all'interno della lampada rimane la stessa. Tu sei quella fiamma"



La mia recensione:
La saga de Le origini è divertente e dinamica. Non ti stanchi mai di leggerlo, perché accade sempre qualcosa, ed è difficile che ci siano punti morti, scene noiose. 
Le descrizioni dei personaggi sono dettagliate e i dialoghi divertenti; credetemi, in questo libro ci sono alcune perle che veramente mi hanno fatto veramente sbellicare dalle risate nel bel mezzo della corriera, tanto che c'era la gente che mi guardava male. E volevo girarmi e dire loro che se non hanno mai riso per un libro non hanno ancora capito niente. Ma mi sono trattenuta, dai, almeno per questa volta.
La scena più bella e memorabile, però, arriva alla fine; io ci sono rimasta così sconvolta che per cinque minuti buoni sono stata a bocca aperta. Cioè, ma veramente. Alla fine ti sale un tale odio per uno dei personaggi principali... sconvolgente.
Poi ci sono tante altre scene adorabili, come quella della festa da de Quincey, il vampiro, il cui fa la sua comparsa Magnus Bane (che è presente anche nella saga Shadowhunters, in una dolcissima storia d'amore con il giovane Shadowhunter Alexander Lightwood, ricorderete che è uno stregone, e per questo immortale) il quale ha una specie di "inciuccio" (è come dire "relazione") con Camille, la vampira tanto potente in Shadowhunters. Sulle prime sono rimasta sconvolta, volevo dire a Magnus che lui non poteva farlo, che lui era solo di Alec, non di nessun altro o altra, però poi ripensandoci, poverino, chissà quanto dev'essere brutto essere immortale e veder morire tutti quelli di cui ti innamori, a meno che non siano vampiri e stregoni. Dev'essere proprio brutto.
E poi ovviamente abbiamo un piccolo ed indefinito triangolo amoroso, che ancora non si capisce come si svolgerà, ma va bene, sono molto curiosa di scoprirlo, nei prossimi giorni.
Al momento sono impegnata con la lettura di due libri, per chi li avesse mai sentiti nominare: il Mein Kampf e Le sorelle alfabeto, entrambi molto belli nonostante siano molto diversi sia di genere che di stile letterario. 
Non ho idea del perché nel post aggiornato e rivisto si visualizzi tutto evidenziato.
Be', allora ciao



laranakermit19




giovedì 10 dicembre 2015

Shadowhunters(#5)-recensione★★★☆☆

Solo gli amori irrealizzati sono eterni.
R. Gervaso


Shadowhunters

Città delle anime perdute.
Il quinto libro della saga Shadowhunters è un romanzo di genere urban fantasy, una continuazione della storia dei Cacciatori di Demoni contro il Male, e, soprattutto, il penultimo capitolo della storia fra Jace e Clary.
Pubblicato l'otto maggio 2012 in America  e il sette ottobre dello stesso anno in Italia.
La storia è ambientata a New York (be' in parte) nell'epoca contemporanea. I protagonisti sono i due adolescenti Cacciatori Jace Herondale e Clary Fray e cui si contrappone l'antagonista Sebastian Verlac, alias Jonathan Christopher Morgenstern.
L'autrice è Cassandra Clare.

Trama:
Lilith, madre di tutti i demoni, è stata distrutta. Ma quando gli Shadowhunters arrivano a liberare Jace, che lei teneva prigioniero, trovano soltanto sangue e vetri fracassati. E non è scomparso solo il ragazzo che Clary ama, ma anche quello che odia, Sebastian, il figlio di Valentine. Un figlio determinato a riuscire dove il padre ha fallito e pronto a tutto per annientare gli Shadowhunters. La potente magia del Conclave non riesce a localizzare né l'uno né l'altro, ma Jace non può stare lontano da Clary. Quando si ritrovano, però, Clary scopre che il ragazzo non è più la persona di cui si era innamorata: in punto di morte Lilith lo ha legato per sempre a Sebastian, rendendolo un fedele servitore del male. Purtroppo non è possibile uccidere uno senza distruggere anche l'altro. A chi spetterà il compito di preservare il futuro degli Shadowhunters, mentre Clary sprofonda in un'oscura furia che mira a scongiurare a ogni costo la morte di Jace? Amore. Peccato. Salvezza. Morte. Quale prezzo è troppo alto per l'amore? Di chi ci si può fidare, quando peccato e salvezza coincidono? Ma soprattutto: si possono reclamare le anime perdute?

La mia recensione:
Un libro bellissimo, soldi ben spesi per questo. 
Più che altro l'ho trovato un po' più lento rispetto agli altri quattro precedenti ma a parte questo niente di qui essere scontenta. A parte una cosa:
SPOILER ALERT***SPOILER ALERT***SPOILER ALERT***SPOILER ALERT
quando Alec e Magnus si lasciano non ho potuto fare a meno di sentirmi dispiaciutissima poveri picciniiii...
So che ho scritto pochissimo oggi e mi dispiace ma sono appena tornata a casa e non ho il corgaggio di scrivere di più.


laranakermit19









mercoledì 9 dicembre 2015

Fuori piove, dentro pure-recensione★☆☆☆☆

Tra i fiammiferi accesi uno ad uno nella notte
Il primo per vederti tutto il viso
Il secondo per vederti gli occhi
L'ultimo per vedere la tua bocca
E tutto il buio per ricordarmi queste cose
Mentre ti stringo fra le braccia.
J. Prévert

Fuori piove, dentro pure


Se a un libro si potessero dare 0 stelle credetemi, questo le avrebbe meritate!
Premetto che non sono riuscita ad arrivare più avanti della pagina numero 40, ma non giudicatemi per questo. E' un libro che sconsiglio a tutti a prescindere, anche solo per il titolo che fa abbastanza tagliare le vene.
E non mi importa se è stato scritto da una persona di colore. Se non sai scrivere non sai scrivere, non importa che tu sia bianco, nero o giallo, perciò no, non sono razzista né ce l'ho con Distefano.
Procedo.
Il libro in questione, Fuori piove, dentro pure, passo a prenderti?, è un libro edito da Mondadori quest'anno di ben 184 pagine (e dico 1 8 4) su un'insulsa, banalissima storia d'amore senza neanche un po' di fantasia. E devo dire che cercano proprio di farla passare in tutti i modi per una storia intelligente scrivendo che è una storia di rinascita di 'sto tipo qua, Distefano, ma non è vero, chiunque saprebbe fare molto meglio senza doversi nascondere dietro la figura di un ragazzo bullizzato da piccolo perché diverso di colore. 
L'autore è Antonio Dikele Distefano nato e cresciuto a Ravenna. Da quando aveva dodici anni si interessa all'hip-hop; nell'ambiente è conosciuto come 'Nashy'.



Trama:
C'è una storia d'amore importante, durata un anno e osteggiata da tutti, il primo grande amore e la sua fine. Perché Antonio è nero e per i genitori di lei è il ragazzo sbagliato. E poi c'è la famiglia di Antonio, gli amici, la scuola e gli altri attimi del cuore. Ci sono incontri, amore, momenti che fanno crescere, istanti indimenticabili.




Cioè, dai, anche la trama fa cagare.
Io 11,90 euro non li spenderei mai per un libro come questo. Vedi la trama e inorridisci, vedi la copertina e ti sconvolgi, vedi com'è scritto e chiudi il libro. MI dispiace, Antonio, puoi essere il creatore di frasi Tumblr per ragazze depresse migliore di 'sto mondo, ma chi capisce qualcosa di letteratura sa che il tuo libro non è scritto per niente bene. A sua discolpa devo però dire che le storie d'amore già dapprincipio non mi piacciono (eccetto che in alcuni casi, vedi Nicholas Sparks), ma anche se mi piacessero non sarei così stolta da farmi piacere il tuo libro.
Fuori piove, dentro pure, passo a prenderti? (a proposito, un titolo più lungo la prossima volta, eh) è scritto da un narratore interno che si rivolge alla ragazza  che l'ha lasciato. Ora, capitemi. Se non sei uno scrittore eccezionalmente bravo, non puoi permetterti di scrivere libri in questa modalità. E' troppo difficile! E poi rischia di diventare noioso (come infatti è diventato). Ultima cosa tra le molte che non mi sono piaciute per niente (e contate che ho letto soltanto un quarto del libro): le frasi melense fino al diabete. Ok, va bene, ci sta la frase dolce che dici ogni tanto, così tanto per far capire che comunque è un libro carino, coccoloso, ecc ecc. Ma qua si sta parlando di una frase dolcemiele/Tumblr ogni due sacrosante righe! Non se ne può più! Ma del tipo che lui si innamora perché sorride, ma poi si accorge che lei sorride a tutti. Ma io dico, frasi più idiote non sono mai state pronunciate sulla faccia di questa Terra. Ma ovviamente Distefano non ha inserito queste frasi così tanto per. No no, lui ci ha pensato bene; ovviamente, in un epoca come la nostra in cui i social governano la nostra vita e ci sono sempre più casi di frasi insulse, stupidissime e melense ogni secondo, ha pensato bene di dare spunti a tutte quelle ragazzine (scusate) idiote che scrivono frasi depressissime sul fatto che il loro amore, il loro unico e vero amore, è finito e non tornerà più. O persone che scrivono che ora che hanno pianto fiumi di lacrime per un amore finito possono dire di essersi bruciate gli occhi con lo shampoo. Ma wow, immagino quanto realizzate si sentano adesso. Il punto a cui volevo arrivare è che questo libro di merda vende solo per queste frasette da due soldi che spopolano sul web. Antonio, dico a te: dedicati all'hip-hop, i libri lasciali ha chi sa fare di meglio.


Sempre con voi,
laranakermit19


P.S. Oddio, cioè andatevi a leggere le frasi del libro sul web, sono troppo esilaranti!