lunedì 31 agosto 2015

Abbaiare stanca-recensione☻☻☻☻☺

Questo è un romanzo poco conosciuto (purtroppo), ma che secondo me dovrebbe venire diffuso di più, perché, a differenza di altri "libri" definiti successi mondiali che di successo non hanno niente (tipo, che so, la saga di Cinquanta sfumature, per prenderne uno a caso), il racconto in questione ha veramente qualcosa da dire, ed è un messaggio molto forte.
Abbaiare stanca è una storia di un cane (Il Cane bastardo) raccontata dal punto di vista dell'animale, e lo consiglio a bambini e adulti perché penso che questo genere possa far pensare che gli esseri viventi debbano essere rispettati (il che, a casa mia, è una cosa elementare, non avevo e non ho tutt'ora bisogno di nessuno che mi spieghi di non maltrattare gli animali solo per divertimento, ma a quanto pare o i tempi sono cambiati o i genitori non si preoccupano abbastanza della natura che circonda loro e i relativi figli. Comunque, mi pare una cosa non da educatore ma da deficiente, e si vede poi l'impronta di questi deficienti sulle nuove generazioni). Ora non mi voglio dilungare troppo con i miei pensieri, che lascio per dopo, e inizio con la parte tecnica.
Il libro, francese, è stato pubblicato per la prima volta nel 1982 dalla casa editrice Salani, uno dei volumi che compongono la collana Istrici.
E' un romanzo, ma aggiungerei che si possa parlare anche di genere autobiografico; nonostante, naturalmente, un cane non possa scrivere un libro, è comunque la storia che questo cane racconta di sé stesso durante gli anni in compagnia di Mela, perciò lo definirei in parte autobiografico o biografico. Chi vuole dire il suo parere commenti.
Daniel Pellac è l'autore di Abbaiare stanca; nato nel 1944 in Francia, ha trascorso l'infanzia tra Africa, Sud-Est Asia, Europa e Francia Meridionale. Nel 1969 si laurea all'Università di Nizza e diventa contemporaneamente scrittore e insegnante; i suoi primi romanzi sono Le service militaire au service de qui? (Il servizio militare a servizio di chi?), Messieurs les enfants (Signori bambini) e la saga Malaussène, che secondo la rivista statunitense Watch and listen si pone davanti alla saga di Harry Potter e ai I tre moschettieri.

Trama:
Abbaiare stanca racconta le avventure di Il Cane e della padroncina Mela, con cui diventa inseparabile; sarà Il Cane a insegnare alla bambina a trattarlo con rispetto. 
Il rapporto con Mela diventa strettissimo al punto che i genitori iniziano ad ingelosirsi e, per rompere quest'affetto, arrivano ad abbandonare Il Cane in autostrada; esso però riesce, attraverso le sue doti olfattive più sviluppate, a ritornare a casa a Parigi dove vive un'avventura del tutto nuova.



"Abbaiare stanca.
La forza non conta niente nella vita.
Saper schivare è quello che conta."



Questo è un libro veramente bello; ovviamente, se non vi frega niente degli esseri viventi che popolano la vita insieme a noi, vi consiglio di non leggerlo e di non disturbarvi a visitare di nuovo il mio blog. Da vegetariana che sono nutro come stile di vita un profondo rispetto per la vita, a volte quasi più per quella animale che per quella umana, e di conseguenza mi ritrovo ad essere contro la violenza. Per questo consiglio il libro che sto recensendo, perché vi farà piangere fin dalle prime dieci pagine soltanto per il fatto che l'ottica è quella di un animale e non di un cieco essere umano. In questa storia Daniel Pennac cerca di farci entrare in questo mondo così diverso dal nostro (e ci riesce). 
Lo stile non è complicato per cui il libro è adatto a tutte le fasce d'età (io l'ho proposto perfino a mio papà) e si adatta a tutti i tipi di pensiero. Sensibilizza le persone verso il fenomeno del maltrattamento degli animali purtroppo diffuso e sul rapporto che si può creare tra uomo e animale.
Mi è piaciuto il fatto che appunto il tema madre della storia sia l'affetto che si crea tra i due soprattutto per il fatto che io l'ho letto da bambina, quando avevo la stessa età di Mela, perciò mi sono presa nella lettura di un genere che non avevo ancora mai provato.
Dello stesso genere consiglio anche Ho visto piangere gli animali, che è più crudo e realistico e soprattutto basato su storie vere che veramente lasciano i brividi (ecco, quello è più adatto ad un pubblico maturo).
Io ve ne propongo la lettura, non si sa mai che poi vi piaccia e diventi Il Libro Della Vostra Vita, no? Meglio provare che rimanere in dubbio.



Maryanna.





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