venerdì 21 agosto 2015

La verità sul caso Harry Quebert-recensione☻☻☻☻☺

Ciao, ragazzi!
Il libro di oggi è La verità sul caso Harry Quebert, di Joel Dicker.
Pubblicato nel 2012 dalla casa editrice francese Editions de Fallois, in Italia l'edizione è stata curata da Bompiani, appena un anno dopo, nel maggio del 2013.
Il racconto, di 770 pagine, è un giallo deduttivo o whodunit, storpiatura della frase inglese Who done it? (Chi l'ha fatto?). Questo genere è il tipo più tradizionale di giallo: un investigatore cerca di risolvere un caso partendo da pochi indizi e false piste.
Dicker è nato a Ginevra nel 1985, e il romanzo in questione è il suo secondo. Il primo, Les derniers jours de nos pères (Gli ultimi giorni dei nostri padri) ha ricevuto il Prix des écrivains genevois nel 2010, mentre La verità sul caso Harry Quebert ha ottenuto il Grand Prix du Roman de l'Académie Française 2012 e il Prix Goncourt des lycéens 2012.

Trama:
Il 30 agosto 1975 fu commesso l'omicidio di Nola Kellergan, 15enne. Il corpo non venne rinvenuto.
Trentatré anni dopo nel giardino della casa di Harry Quebert, Goose Cove, Aurora, viene ritrovato il cadavere della ragazza. L'amico di Harry, Marcus Goldman, convinto che il compagno sia innocente, decide di scagionarlo dalle accuse mettendosi ad indagare per proprio conto sul Caso Kellergan.




"La vittoria è dentro di te, Marcus, devi semplicemente aiutarla a uscire."

"Devi boxare come scrivi, devi scrivere come boxi."

"Marcus, l'ultimo capitolo di un libro dev'essere il più bello."

Harry Quebert
(Joel Dicker, La verité sur l'affaire Harry Quebert)



Bene, per me la lettura del libro è stata veramente scorrevole, perché la traduzione francese-italiano è stata eseguita molto bene e non ci sono intoppi o espressioni ricorrenti francesi, che di solito non sopporto.
Leggevo circa duecento pagine ogni giorno, perché non riuscivo a staccarmi e volevo scoprire subito come finiva la storia e chi era il colpevole. Inoltre il libro, con le sue false piste e i colpi di scena scandalosi, mi ha coinvolta dall'inizio alla fine; vi dico, non lasciatevi spaventare dalla mole dell'opera, non lo si può giudicare dalla copertina, e, comunque, non è quante pagine ha che fanno la differenza, ma è quanta attenzione (e a volte pure impegno) ci si mette per leggerlo. 
Una volta che la storia vi ha presi, vi assicuro che non riuscirete più ad uscirne.
La morale della storia è che c'è del marcio in tutte le cose, anche nelle strade di una cittadina tranquilla come Aurora (New Hampshire), e che quando una cosa ci sembra ovvia, alla fine tanto ovvia non è.
Mi è piaciuto il fatto che le descrizioni dei personaggi, dei luoghi e delle cose fossero fatte benissimo e in modo dettagliato, e che questo mi abbia permesso di entrare ancora di più nella storia immaginandomi ogni stanza, ogni casa ed ogni persona di Aurora che venivano nominate nel libro.
Secondo me è un libro che veramente merita di essere letto sia per il fatto che non è un racconto trash, che leggi e poi non ti ricordi niente e lo dimentichi nei meandri della memoria, che per  poter conoscere la letteratura francese e i suoi autori. 
Quindi, io ve lo consiglio, soprattutto perché un minimo di cultura in più non fa mai male, e poi perché, se è piaciuto a me che si solito sono molto selettiva riguardo ai gialli, vuol dire che veramente merita almeno un'occhiata.
Ora, non dico che debba piacere per forza a tutti, ma secondo me può coinvolgere gran parte dei lettori che conosco, e per questo ve l'ho recensito. Se l'avete letto o avete voglia di leggerlo commentate e ditemi le vostre impressioni o domande, siete tutti ben accetti!





Ciao,
laranakermit19




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