domenica 23 agosto 2015

L'altra storia di noi-recensione☻☻☻☻☺

Buongiorno! 
Sono le 9.19 di domenica 23 agosto 2015 e io sono sempre qua a scrivere. 
Oggi ho deciso di recensire un libro che è stato colonna portante della mia esistenza da adolescente; mi ha infatti accompagnata per tutti gli anni della scuola media (o secondaria) e per un po' anche durante le superiori. Il racconto in questione è L'altra storia di noi di Jennifer Weiner, pubblicato dalla casa editrice Piemme nel 2010. E' perciò un romanzo abbastanza nuovo, e adatto più che altro alla lettura di adulti o ragazzi, siccome la storia è abbastanza complicata da seguire. 
Il romanzo è un genere nato nell'antichità addirittura nel XI secolo; le narrazioni di quel tempo, che narravano rielaborazioni cavalleresche, erano già denominate roman, originario dal francese antico romans, romant e romanz, il quale deriva a sua volta dall'avverbio latino volgare romanice loqui (parlare alla romana).
Dopo questa carrellata di storia, vi presento l'autrice. 
Jennifer Weiner vive a Filadelfia. Dopo aver studiato all'Università di Princeton ha iniziato la carriera di giornalista. Il suo primo romanzo, Brava a letto, è diventato in breve tempo bestseller internazionale da cui probabilmente verrà tratta una serie televisiva. Per Piemme ha pubblicato anche A letto con Maggie, Letto a tre piazze, Buonanotte Baby, Racconti di letto e Certe ragazze, ma L'altra storia di noi è stato fin da subito il libro n°1 sul New York Times.

Trama:
Era l'estate del 1983 a Pleasant Ridge (Chicago); a Valerie e Addie, che vivevano l'una di fronte all'altra, erano bastati pochi minuti per diventare inseparabili. 
Più di vent'anni dopo, di quel legame non è rimasto nulla; Addie, dopo la mancata carriera a New York, è tornata a Pleasant Ridge senza un ragazzo (che spera però di conoscere su un sito di incontri) per prendersi cura della madre malata. Valerie, invece, lavora in città, compare in tv e ha quanti uomini vuole quando vuole.
Eppure, quando Val bussa alla sua porta nel cuore della notte per chiederle aiuto, il rancore che Addie provava nei suoi confronti scompare, e per entrambe è il momento di gettarsi il passato alle spalle e di ricostruire il loro rapporto.



"Noi due staremo insieme per sempre."



Leggendo qua e là altre recensioni di questo racconto, mi sono resa conto che i libri sono un qualcosa di estremamente soggettivo; c'è chi può dire che non gli è piaciuto per niente e chi invece dirà che lo ha adorato, che poi è il mio caso. Perciò io dirò le mie impressioni senza tenere conto di ciò che ho letto online, ma basandomi soltanto sul libro e sui fatti che ci vengono raccontati. 
Personalmente penso che sia un libro da leggere con calma, almeno la prima volta; chi lo legge in fretta e poi si mette a scrivere recensioni negative dimostra solo di non averci capito un cavolo. Lo dico prima di tutto perché anch'io, all'inizio, non riuscivo a leggerlo, mi bloccavo praticamente dopo il secondo capitolo perché mi annoiavo. Ma questo succedeva quando ancora ero alle elementari e non ero ancora in grado di seguire la storia o di affrontare un linguaggio più complesso di un Geronimo Stilton. Fatto sta che alcuni anni dopo ho riprovato a rileggerlo ed è stata quella volta che mi sono innamorata di questo libro. Ed è un amore che continua tutt'ora. Penso di averlo letto come minimo nove o dieci volte.
Dico già che la storia mia ha sorpresa, per il semplice motivo che inizia nel presente e poi fa dei salti temporali (non analessi) al passato, per cui vengono raccontate due storie allo stesso tempo ed era forse anche questo a confondermi anni fa. Ma il fatto che le vicende vengano raccontate sotto l'ottica di una bambina di otto, nove anni mi è piaciuto molto, perché è una tecnica che non si ritrova molto spesso.
La storia è narrata in prima persona, da un narratore dinamico: prima Dan Swansea, poi Adelaide Downs, il capo della polizia Jordan Novick e così via, e ognuno è consapevole solo della sua "fetta" di storia, non si tratta di narratori onniscienti (focalizzazione zero).
Premetto che la storia non la si riesce ad indovinare dall'inizio così come non si riesce ad indovinare il finale, dal momento che durante la narrazione intervengono numerosi colpi di scena e fuoricampo che sviano il lettore dalla soluzione finale. 
Per chi è ancora scettico o indeciso aggiungo anche che questa non è la solita storia d'amore, ma, anzi, che il racconto dà la morale che l'amore non possa essere solo un qualcosa relativo a uomo-donna, ma possa anche essere qualcosa che si riesce a costruire tra amici, sotto un contesto diverso.
E' la storia di come una persona, se lo vuole, possa cambiare.




laranakermit19 (:

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