sabato 9 gennaio 2016

Uno splendido disastro-recensione★☆☆☆☆

Se io potrò impedire
a un cuore di spezzarsi
non avrò vissuto invano.
Se allevierò di una vita
o guarirò una pena
o aiuterò un pettirosso caduto
a rientrare nel nido
non avrò vissuto invano.
E. Dickinson


Uno splendido disastro

Il prossimo libro che andrò a recensire sarà uno dei più conosciuti e gettonati (dalle ragazze) dell'ultimo anno. Di che libro sto parlando? Attenzione, attenzione, si tratta proprio di Uno splendido disastro, primo di una purtroppo lunga serie.
Recentemente sono finita su siti online che lo pubblicizzavano e, a parte il prezzo dalle cifre astronomiche (16,90 euro per quattro parole messe in croce), ho trovato un'altra cosa che mi ha fatto inorridire nel profondo: "Un piccolo miracolo. Un successo nato dal passaparola dei lettori". E qui mi è pericolosamente salita la bile. Intanto non è un miracolo. E' un libro, una cacatina oscena che saprebbe scrivere chiunque; successo purtroppo lo è, perché a quanto pare tutte le ragazze adolescenti sono finite per leggerlo, in un modo o nell'altro; ma il fatto che sia nato dal passaparola dei lettori mi ha fatto proprio incazzare. I lettori in questo caso (anzi, lettrici, perché nessun lettore maschio con un po' di cervello si arrischierebbe a leggere una storia di questo genere) dovevano tagliarsi la lingua di netto. 
Che poi, mi chiedo. Ma l'editore doveva essere sotto l'effetto di droghe molto potenti per trovare interessante un libro come questo. Vi giuro, in tutti i modi possibili non sono riuscita a rendermi neanche un po' piacevole la lettura, è stato uno strazio.
Comunque, meglio andare avanti e lasciare tutti gli insulti per dopo.
I personaggi, l'epoca, i luoghi e l'autrice.
I personaggi, meraviglia delle meraviglie, sono due ragazzi, universitari o come li volete chiamare, Abby Abernathy, classica sfigata vergine che pensa di essere una cessa ma che in realtà tutti si vorrebbero fare, e Travis Maddox, affascinante ragazzo con un passato burrascoso che si fa cadere ai piedi mille ragazze ma preferisce (ovviamente) Abby. Wow, è proprio strano! Quando si dice le coincidenze.
La storia è ambientata nell'epoca contemporanea alla Eastern University.
L'autrice è Jamie Mc Guire (che all'inizio pensavo fosse un uomo) ha scritto questo e altri libri e dal mio punto di vista poteva benissimo farne a meno (tanto per darvi un'idea della fantasia: Il mio disastro sei tu, Un disastro è per sempre, Uno splendido sbaglio, Una meravigliosa bugia, Un magnifico equivoco, Un'incredibile follia, Un indimenticabile disastro. Sapete, io ho sviluppato una teoria sul perché la Mc Guire avesse dato titoli così stupidi, melensi ed osceni e, non so se l'avete notato, tutti UGUALI ai suoi libri. Secondo me voleva semplicemente fare rincretinire le sue fan finché non avessero capito più niente e avessero apprezzato quello che leggevano. Tutto torna).

Trama:
Camicetta immacolata, coda di cavallo, gonna al ginocchio. Abby Abernathy sembra la classica ragazza perbene, timida e studiosa. Ma in realtà Abby è una ragazza in fuga.
Travis Maddox di notte giuda troppo veloce sulla sua moto, ha una ragazza diversa per ogni festa e attacca briga con facilità.
C'è una definizione per quelli come lui: Travis Maddox è il ragazzo sbagliato per eccellenza.



La mia recensione:
Voi ora  non potete vedermi, ma io sto ridendo un sacco. 
Ho persino tagliato la trama originale perché mi sembrava troppo stupida per poterla trascrivere, e così è. Io l'ho finito di leggere già un anno fa o poco più e ora che mi sono rinfrescata la memoria su quante idiozie sono sepolte in quel libro, giuro che la prossima volta che qualcuno me ne parlerà bene gli riderò in faccia. Mi dispiace, ma non riesco ad apprezzare i libri profondamente commerciali come questi.
E mi spiace doppiamente, ma ho deciso di fare una recensione a punti. Così, ecco i miei motivi secondo cui, per me, non dovreste leggere questo libro. O meglio, leggetelo, ma tanto per farvi quattro risate.
1. I personaggi principali. Abby e Travis sono esattamente il top della commercialità in fatto di personaggi. Non hanno uno spessore morale, non hanno idee, non hanno niente ma hanno un passato burrascoso alle spalle. Eh sì, perché al giorno d'oggi, se un personaggio non è depresso, non ha subito violenze o non è orfano, allora non fa notizia, allora è un personaggio che non conta niente. Fateci caso, è scoprirete che in tanti degli ultimi libri usciti da poco qualcuno dei personaggi principali ha avuto dolore nella sua vita passata, perché questa è una grande tattica commerciale, far interessare il lettore al personaggio in base a quello che gli è successo in passato. 
2. Abby. Abby, anche lei, è stupida come un'anguilla, anche se la trama dice il contrario, ovviamente. Inoltre, ha la puzza sotto il naso e passa il suo tempo ad osservare Travis e giudicarlo. Com'è ovvio, è la classica cessa piatta e vergine che piace a mezza scuola, tanto che riceve persino un braccialetto di diamanti da uno di quei poveracci che le correvano dietro (poi certamente lei glielo ritorna, perché lei è giusta, buona e dolcissima, e soprattutto è Abby). Il fatto che si contraddica in ogni pagina non fa che aumentare l'astio nei suoi confronti.
3. Travis. Se Abby è una stupida, allora Travis è un idiota. Ma, indovinate un po'? Anche lui ha un passato oscuro alle spalle! Ma no! Che colpo di scena, non l'avrei mai detto. Anche lui prevedibile in ogni aspetto, non ha niente di speciale o diverso da un qualsiasi altro ragazzo che si comporta da bulletto. Che poi, cara Mc Guire, vorrei farti notare che 'sti due sono all'Università e si comportano come dei gattini in calore. Ma dov'è finita la maturità?
4. La storia non ha nessun colpo di scena e, a tre quarti c'è un capitolo che non ha alcun senso, dalla prima all'ultima pagina del capitolo. Vi spoilero la fine, tanto l'avrete già intuita, spero. I due, come in una favola, felici e contenti se ne vanno a Las Vegas a sposarsi e lei si fa tatuare la scritta 'Mrs. Maddox' sulla pancia (che poi, perché sulla pancia?), scopano e fine.
5. C'è un'altra versione parallela! Cavolo, un'altra versione è stata scritta dalla Mc. Guire, riferendosi alla stessa storia, ma dal punto di vista di lui, mentre Uno splendido disastro è raccontato da lei. Purtroppo, ho letto anche quel libro lì, per cui mi toccherà fare la recensione anche di quello, ma tra molto, molto tempo.
6. Diabete. Tutto ciò che succede è inzuccherato in modo inverosimile, attenzione chi ha problemi di glicemia, i valori potrebbero alzarglisi improvvisamente di tantissimo.
7. Le descrizioni. Quando io leggo un libro, mi aspetto che i luoghi e gli avvenimenti vengano descritti. Qua sembra che la Mc. Guire non sappia cosa sia un aggettivo o cosa voglia dire la parola 'descrizione'.
8. La copertina è oscena.

E dopo aver felicemente smontato questo libro,vi saluto



laranakermit19





venerdì 8 gennaio 2016

Le cronache di Narnia★★★★★

Siamo della materia di cui sono fatti i sogni.
W. Shakespeare


Narnia

Premessa: Narnia (The cronicles of Narnia) è il mio libro preferito in assoluto e guai a chi lo tocca.
Detto questo recensisco il secondo libro della giornata.
Le cronache di Narnia è una serie composta di sette libri, romanzi per ragazzi, che parla del mondo fantastico di Narnia, a cui si accede a volte con degli anelli, con un armadio, un quadro o una porta. E' ovviamente un fantasy, ma tratta anche temi cristiani e mitologie greche/romane, e questo può essere un motivo in più sulla lista per farci un pensierino. 
I sette libri sono, nell'ordine di pubblicazione:
1950-Il leone, la strega e l'armadio
1951-Il principe Caspian
1952-Il viaggio del veliero
1953-La sedia d'argento
1954-Il cavallo e il ragazzo
1955-Il nipote del mago
1956-L'ultima battaglia
Quindi, capite bene che dev'essere stato un lavorone produrre queste sette meraviglie, perché meraviglie sono veramente.
I personaggi, l'epoca, i luoghi, il titolo e l'autore.
I personaggi che compaiono durante i sette libri e che hanno accesso al mondo di Narnia sono sempre bambini o ragazzi, solo nell'ultimo libro, La battaglia finale, accede a narnia una giovane donna, Susan.
I personaggi sono quindi questi:
Susan Pevensie
Caspian X
Lucy Pevensie
Edmund Pevensie
Susan Pevensie
Peter Pevansie
Eustachio Scrubb
Jill Pole
Di sicuro ne avrò dimenticato qualcuno, ma se mi verrà in mente lo scriverò.
L'arco temporale in cui avvengono i fatti di Narnia varia, dalla Seconda Guerra Mondiale ad un'epoca in cui si girava ancora con cavalli e carrozze, per fare un esempio. Be' poi ovviamente, Narnia, da tale posto magico qual'è, possiede anche una scansione temporale tutta sua: anni, decenni o millenni possono valere un secondo della realtà o meno. Pensa che figata, vivere anni in un mondo, fare nuove esperienze, e poi tornare a casa che non è cambiato niente da quando sei partito.
I luoghi in cui sono ambientati i libri, ormai lo avrete capito, sono Londra e Narnia. Ma perché, vi chiederete voi, Clive Staples Lewis ha deciso di chiamare così il suo mondo incantato? A caso. Quando gli è stata posta questa domanda Lewis ha semplicemente risposto che, su un atlante che aveva acquistato nel 1904, sul quadrante otto, c'era una mappa dell'Italia antica. Ebbene sì, il mondo fatato di Narnia si può dire abbia "origini" italiane. Infatti in Umbia c'era questo posto chiamato Narnia, in italiano 'Narni', e allo scrittore piaceva la pronuncia di questa parola. Tutto qua. Il nome Narnia è stato scelto a caso, nel vero senso della parola.
L'autore Clive Staples Lewis era amico nientepopodimeno dello scrittore Tolkien, che tutti ricordiamo per averci donato opere di straordinaria bellezza e importanza letteraria quali The Hobbit e The Lord of the Rings. La biografia di Lewis è molto interessante e importante per i riscontri che ha avuto nella stesura delle sue opere, ma un fatto importante è l'abbandono della fede cristiana  a quindici anni e nel 1923 l'ingresso all'Università di Oxford, dove incontrerà appunto Tolkien, il quale fu molto importante nella vita dello scrittore, tanto da farlo riconvertire alla religione del cristianesimo, tema che si ripercuoterà sulle sue opere. Nel caso de Le cronache di Narnia, infatti, Aslan, il leone, simboleggia Dio, e tanti sono i riferimenti metaforici al Cristo.

Trama (Il leone, la strega e l'armadio):
Durante la Seconda Guerra Mondiale i quattro fratelli Peter, Susan, Edmund e Lucy sono costretti a trasferirsi nella casa di un professore. Un giorno, giocando a nascondino, la sorellina più piccola, Lucy, scopre che, attraverso un armadio, si accede a un magnifico mondo incantato. Narnia.

Trama (Il principe Caspian):
Mentre stanno per prendere il treno per tornare a scuola, i quattro fratelli Pevensie sono richiamati a Narnia. Giungono alle rovine di Cir Paravel, che è stata conquistata dai Telemarini. I quattro fratelli cercano allora di aiutare il vero re di Narnia, Caspian, a sconfiggere il terribire re Miraz, con l'aiuto di Aslan.

Trama (Il viaggio del Veliero):
I fratelli Lucy ed Edmund sono in vacanza dall'odiato cugino Eustachio. Mentre guardano un dipinto questo si anima e li riporta a Narnia, dove i tre vivranno un'avventura marina con re Caspian alla ricerca di sette cavalieri esiliati da re Miraz nelle Isole Solitarie, ai Confini del Mondo.

Trama (La sedia d'argento):
Eustachio e Jill sono due alunni alla scuola Sperimentale, annoiati. 
Mentre stanno scappando dai bulli (i quelli) si ritrovano catapultati nel mondo di Narnia. I due, sotto ordine di Aslan, devono trovare Rilian, figlio del re di Narnia, rapito e soggiogato da una strega malefica, che lo incatena ad una sedia d'argento.

Trama (Il cavallo e il ragazzo):
L'episodio inizia a Calormen, e riguarda un ragazzo, Shasta, desideroso di andare a Narnia, di cui ha tanto sentito parlare. Durante il viaggio incontra Aravis e Aslan, che gli da' il compito di proteggere re Luni dal tentativo di invasione di Rabadash.

Trama (Il nipote del mago):
Digory e Polly sono due amici che abitano a Londra in due case comunicanti.
Lo zio di Digory è un mago cattivo che vuole usare i due bambini per sperimentare degli anelli magici che li porteranno in un mondo fantastico. I due arrivano in un modo che sta per finire la sua vita e liberano una regina, Jadis, che li seguirà nel mondo reale. I bambini cercano di riportarla indietro riutilizzando di nuovo gli anelli, ma arrivano a Narnia, dove assistono alla nascita del nuovo Mondo.


Trama (L'ultima battaglia):
La storia comincia a Narnia durante il regno di Tirian, pronipote di Rilian.
Una scimmia e un asino ingannano gli animali parlanti di Narnia indossano una pelle di leone e fingendo di essere Aslan, il re del mondo. Re Tirian, però, non vuole cadere nell'inganno, e si trova così costretto a richiamare al mondo incantato Peter, Edmund, Susan, Lucy, Eustachio e Jill che lo aiuteranno a sconfiggere il male e a far vincere il bene.



Unica cosa che ancora dico su Narnia è che la mia scena preferita in assoluto di tutto il libro (chi l'ha letto capirà perché) è quella del lampione, quando questo cresce nel nuovo terreno fertile di Narnia e rimane un punto fisso in tutti gli altri libri seguenti. Mi piace pensare che il lampione sia metafora della mente umana: irremovibile, sempre presente e costante, finché non viene distrutta e resa inutilizzabile.
Se sei arrivato alla fine di questa recensione ancora integro, puoi benissimo affrontare le milleduecento pagine di Narnia. Buona fortuna, e lasciati travolgere da un'esperienza magica!



laranakermit19

13-recensione★★★★★

Se mi allontano due giorni
i piccioni che beccano
sul davanzale
entrano in agitazione
secondo i loro obblighi corporativi.
l mio ritorno l'ordine si rifà
con supplemento di briciole
e disappunto del merlo che fa la spola
tra il venerato dirimpettaio e me.
A così poco è ridotta la mia famiglia.
E c'è chi ne ha una o due, che spreco, ahimè.
E. Montale


Tredici

Ciao a tutti.
Oggi volevo introdurre brevemente l'ultimo libro che ho appena finito di leggere (dieci minuti fa, il tempo di aprire il computer) e che mi è piaciuto un sacco, come puoi vedere dalle stelline. Sono cinque, esatto! Una rarità, di questi tempi.
Be', il libro in questione è 13 ( Th1rteen R3asons Why è il titolo originale) uscito non da molto, precisamente nel 2008. Su Wikipedia lo definiscono come thriller psicologico, ma io non sono del tutto concorde con questa spiegazione. Lo definirei un thriller rosa perché la storia "portante" è sicuramente un thriller, ma la storia che si sviluppa dietro le quinte, nel retroscena è rosa, romantica. Detto questo, ecco spiegato perché troverete scritto 'thriller rosa' nella categoria del genere letterario. Ovviamente non contesto ciò che viene scritto su Wikipedia, ma per me nella storia si trova più una scia romantica che psicologica, e sono ben altri i libri che veramente esplorano a fondo la psicologia umana.
Detto questo vi presento personaggi, epoca, luogo e autore.
I personaggi principali sono Clay Jensen e Hannah Baker, due normalissimi liceali americani. La storia si svolge nell'epoca contemporanea negli Stati Uniti, in California.
L'autore è Jay Asher, scrittore statunitense di libri Young Adult (anche se, di tutti i suoi libri, io ho letto solo quello in questione adesso). 13 ha vinto numerosi premi venendo valutato a cinque stelle dal Teen Book Rewiew e ricevuto ottime critiche. Jay è attualmente sposato.

Trama
Di ritorno dalla scuola Clay Jensen trova davanti alla porta di casa un pacchetto indirizzato a suo nome, senza il mittente.Dentro al pacchetto ci sono sette audiocassette numerate. Durante l'ascolto Clay scopre che a registrarle è stata Hannah Baker,la ragazza di cui è innamorato, ma che si è suicidata due settimane prima. Hannah ha registrato tredici episodi della sua vita raccontate dal suo punto di vista e ognuna dedicata ad una singola persona con cui ha avuto a che fare. I tredici episodi rappresentano i tredici motivi per cui lei ha deciso di suicidarsi. Anche Clay ha avuto un ruolo nella vicenda, ed è deciso a scoprire quale.



"Le regole sono semplicissime. Solo solo due.
Regola numero uno: ascoltare.
Regola numero due: consegnare il pacco agli altri"

"Tu, fortunato numero tredici,
sei liberissimo di portare le audiocassette con te all'Inferno.
Chissà, magari ci rivedremo laggiù... sempre se ci credi"



La mia recensione:
Non posso realmente esprimere quanto questo libro mi sia sembrato fantastico in tutti i suoi aspetti e in tutte le sue sfaccettature. E' bellissimo, e c'è poco altro da dire, ma ora voglio provare a spiegarti perché dovresti leggerlo anche tu.
1. E' un libro che, anche se dedicato ad un pubblico adolescente, tratta un tema come il suicidio in modo profondo e chiaro, senza giri di parole e con un pizzico di sarcasmo e comicità che non sta mai male. 
2. In questo libro non ci sono tabù. Viene tutto detto e descritto con parole chiare, ferme e semplici, cosicché non diventi troppo struggente da leggere. Anche le scene "piccanti" per così dire sono trattate in modo sincero, senza tutta la fanfara che invece a volte si ritrova in tanti libri.
3. E' un thriller. Non c'è un assassino o un segreto oscuro da ghermire fra le righe, ma dei motivi, delle argomentazioni che la protagonista Hannah porta a favore del suo gesto estremo. E' un bel modo per strutturare un thriller, anche se non è convenzionale.
4. E' una storia originale. Checché se ne dica, io non ho mai trovato in giro una storia simile a questa. L'idea di affrontare il tema del suicidio attraverso delle audiocassette è geniale, perché è nuovo ed interessante.
5. Si conoscono i pensieri del protagonista maschile e di quello femminile. Già, in poche parole, l'autore è riuscito a rendere (in una scena in particolare, ma non dico quale) una fusione di attimi e menti. Spiegandomi: il libro è strutturato con la storia del presente, quella portante, che si compone praticamente dei pensieri del ragazzo, Clay, che rivolge la sua attenzione alla voce di Hannah, inframezzato proprio dalla storia del passato, ovvero quella che viene raccontata nelle audiocassette. E nella scena che dicevo ogni cosa detta dal punto di vista femminile viene ripetuta, smentita o ribattuta da un pensiero maschile, cosicché chi sta leggendo riesce a farsi un'idea a trecentosessanta gradi della situazione, conoscendo tutti i punti di vista.
6. A suo modo è drammatico. Certo, anche se ci sono parti sarcastiche e divertenti, sotto sotto si avverte sempre la presenza del suicidio. Ovviamente la fine è tragica, ma non è un segreto, la tipa si è suicidata, cavolo! Però la vera tragicità sta nel fatto che il ragazzo si accorge di che splendida ragazza Hannah era solo dopo che lei è morta.
7. Il ragazzo è un romanticone. Questo è un punto in più per il libro. Perché Clay non è un romantico di quelli scassa balle che ti portano rose e fiori ogni momento, facendoti ingrassare e morire di allergia al polline. No, Clay è dolce ma anche timido. Per tutto il tempo in cui può avvicinare Hannah non si decide, perché pensa di non essere adatto a lei e di non essere all'altezza della sua reputazione. Ma, cosa (se si può) ancora più carina, Clay si innamora perdutamente di lei dopo che è morta. La capisce ascoltando quelle audiocassette. Capisce il messaggio che Hannah ha voluto dare a quei tredici, anche a quello che le ha detto di fare finta di niente, di voltare pagina. Ha lanciato un urlo, ha detto la sua. Ha detto loro: "Svegliatevi! Non è quello che credete il mondo in cui vivete! Accorgetevi di chi vi sta accanto!" Ed è proprio di questa Hannah che Clay si è innamorati, della Hannah che ha scoperto nelle audiocassette, della Hannah che si è arresa ma che comunque un segno l'ha lasciato. Anch'io mi sono innamorata di lei, è impossibile impedirlo.

Scusate se mi sono dilungata tanto



laranakermit19








lunedì 21 dicembre 2015

Will ti presento will-recensione★★☆☆☆

Si ama la persona, non il sesso.
M. Badiale


Will ti presento Will

Will ti presento Will è un romanzo Young Adult scritto in collaborazione da John Green e David Levithan e pubblicato in Italia dalla casa editrice Piemme.
Lo Young Adult (YA) è un genere che comprende opere le quali spaziano dal fantasy, al giallo, al sentimentale e si rivolge principalmente ad un pubblico di adolescenti o quasi adolescenti, pressapoco tra i dodici e i diciotto anni. 
Premetto tuttavia che non è vero, come molti dicono, che i libri di questa categoria sono allora di riflesso spazzatura che non può essere letta che da ragazzi che non capiscono niente di letteratura. Primo, perché spesso sono proprio i ragazzi quelli che se ne intendono più di opere e generi, e secondo perché ci sono libri raccomandati a pubblico adulto e spacciati come alta letteratura che fanno più schifo di questo (ogni riferimento a Cinquanta sfumature di Grigio è puramente casuale).
Il romanzo è ambientato nell'epoca contemporanea, il XXI secolo, a Chicago ed ha come luogo di riferimento principale la scuola. I personaggi principali sono Will Grayson e Will Grayson.
Gli autori di Will ti presento Will (Will Grayson, Will Grayson) sono John Green e David Levithan.
Il primo è riconosciuto come uno fra i più grandi scrittori di romanzi YA (ricorderete infatti il tormentone dell'anno di Colpa delle stelle, uno fra i suoi libri più conosciuti, che racconta, in poche parole, della storia d'amore fra questi due ragazzi con gravi problemi di salute. Personalmente, l'ho letto e non mi è piaciuto). Ha ricevuto premi e riconoscimenti per i suoi libri, entrati a far parte della classifica dei libri più venduti del New York Times.
David Levithan ha scritto numerosi libri che hanno come protagonisti principali ragazzi gay, come nel caso di Will ti presento Will. Ha anche creato PUSH, un'impronta di Young Adults che si rivolge soprattutto alla scoperta di nuove voci e nuovi autori. Ha anche scritto la serie de Il club delle baby-sitter, adatto ad un pubblico più piccolo e molto divertente.

Trama:
Una sera, nel più improbabile angolo di Chicago, due ragazzi di nome Will Grayson si incontrano. Will e Will non potrebbero essere più diversi, ma dal momento in cui i loro mondi collidono, le loro vite, già piuttosto complicate, prendono direzioni inaspettate, portandoli a scoprire cose completamente nuove sull'amicizia, sull'amore e, soprattutto, su loro stessi.




"Se tieni a qualcosa non è che a volte ci stai male.
Ci stai sempre male"

"Tutti quanti hanno un'attività extrascolastica.
La mia è tornare a casa"

"Le cose in cui speri di più sono quelle che
alla fine ti distruggono"

"Non intelligente.
Non figo.
Non simpatico.
Non divertente.
Io sono così: un grande non"



LA MIA RECENSIONE:
Will ti presento Will mi è stato consigliato da un'amica che l'aveva già letto e le era piaciuto un sacco. Perciò ho detto: chissà, magari è bello. Così ho preso e mi sono messa a leggerlo. Prima pagina: ok. Primo capitolo: ok. Prima parte: ok. In pratica fino a tre quarti del libro ero contenta, non era male, anzi. Una storia ben costruita e anche un po' diversa dal solito, visto che parla di argomenti come l'omosessualità in modo molto spigliato, libero e leggero. Una novità, dopotutto. Ci sono tanti di quei libri che parlano di argomenti analoghi a questo in modo così cauto, ma così cauto che sembra che da un momento all'altro debba scoppiare una bomba atomica. Qui invece non è così, perché probabilmente Green e Levithan hanno capito che più si parla degli argomenti che ci fanno tra virgolette "paura" e più si riesce a conoscerli, analizzarli e capirli, mentre questo non può accadere se non se ne parla mai. 
Dunque dicevo. Fino ai tre quarti è un libro interessante e anche carino da regalare, ora che siamo in periodo natalizio. Ma l'ultima parte mi ha fatto arrabbiare di brutto. Come fai a pompare un libro in quel modo fin quasi al finale e poi far terminare il tutto in un modo così floscio? Sì, perché il finale è proprio floscio, niente che meriti, soprattutto perché finisce con tutti felici e contenti, ma non come tu speri fin dall'inizio del libro, dalla prima pagina che leggi! Per cui, in riassunto, bello quasi tutto, ma il finale mi ha proprio delusa. Peccato, perché c'erano altri ventiquattro modi per finire la storia e dovevano terminarla proprio così.



laranakermit19




sabato 12 dicembre 2015

Shadowhunters, Le origini(#1)-recensione★★★☆☆

L'inferno è la sofferenza di non poter più amare.
F. Dostoevskij


Le origini

Le origini (The infernal devices) è una saga composta da tre romanzi genere urban fantasy, ambientata nella Londra Vittoriana. 
L'autrice è Cassandra Clare, che con questa serie racconta le vicende della sedicenne Tessa Gray alla ricerca del fratello Nate a Londra.
Il primo libro (L'angelo) è stato pubblicato in inglese il trentuno agosto 2010, in italiano il sette giugno dell'anno seguente.

Trama:
Tessa Gray, orfana sedicenne, lascia New York dopo la morte della zia con cui viveva per raggiunge il fratello ventenne Nate, a Londra. Unico ricordo della vita precedente, una catenina con un piccolo angelo dotato di meccanismo a molla, appartenuto alla madre. Quando il fratello maggiore scompare all'improvviso, le ricerche portano la ragazza nel pericoloso mondo sovrannaturale della Londra vittoriana. Sarà rapita, ingannata, sfruttata per la sua straordinaria capacità di trasformarsi e assumere l'aspetto di altre persone. La salveranno due Shadowhunters, Will e Jem, destinati a combattere i demoni, nonché a mantenere l'equilibrio tra i Nascosti e fra questi e gli umani. Tessa sarà costretta a fidarsi. Si unirà a loro nella lotta contro i demoni per poter imparare a controllare i propri poteri e riuscire finalmente a trovare Nate. Ma tutto ciò la porterà al cuore di un arcano complotto che minaccia di distruggere gli Shadowhunters, e le farà scoprire che l'amore può essere la magia più pericolosa di tutte.


"Qualunque cosa tu sia fisicamente, maschio o femminaforte o debole, malato o sano... tutte queste cose contano meno di ciò che è contenuto nel tuo cuore. Se hai l’anima di un guerriero, sei un guerriero. Qualunque sia il colore, la forma, il disegno che la nasconde, la fiamma all'interno della lampada rimane la stessa. Tu sei quella fiamma"



La mia recensione:
La saga de Le origini è divertente e dinamica. Non ti stanchi mai di leggerlo, perché accade sempre qualcosa, ed è difficile che ci siano punti morti, scene noiose. 
Le descrizioni dei personaggi sono dettagliate e i dialoghi divertenti; credetemi, in questo libro ci sono alcune perle che veramente mi hanno fatto veramente sbellicare dalle risate nel bel mezzo della corriera, tanto che c'era la gente che mi guardava male. E volevo girarmi e dire loro che se non hanno mai riso per un libro non hanno ancora capito niente. Ma mi sono trattenuta, dai, almeno per questa volta.
La scena più bella e memorabile, però, arriva alla fine; io ci sono rimasta così sconvolta che per cinque minuti buoni sono stata a bocca aperta. Cioè, ma veramente. Alla fine ti sale un tale odio per uno dei personaggi principali... sconvolgente.
Poi ci sono tante altre scene adorabili, come quella della festa da de Quincey, il vampiro, il cui fa la sua comparsa Magnus Bane (che è presente anche nella saga Shadowhunters, in una dolcissima storia d'amore con il giovane Shadowhunter Alexander Lightwood, ricorderete che è uno stregone, e per questo immortale) il quale ha una specie di "inciuccio" (è come dire "relazione") con Camille, la vampira tanto potente in Shadowhunters. Sulle prime sono rimasta sconvolta, volevo dire a Magnus che lui non poteva farlo, che lui era solo di Alec, non di nessun altro o altra, però poi ripensandoci, poverino, chissà quanto dev'essere brutto essere immortale e veder morire tutti quelli di cui ti innamori, a meno che non siano vampiri e stregoni. Dev'essere proprio brutto.
E poi ovviamente abbiamo un piccolo ed indefinito triangolo amoroso, che ancora non si capisce come si svolgerà, ma va bene, sono molto curiosa di scoprirlo, nei prossimi giorni.
Al momento sono impegnata con la lettura di due libri, per chi li avesse mai sentiti nominare: il Mein Kampf e Le sorelle alfabeto, entrambi molto belli nonostante siano molto diversi sia di genere che di stile letterario. 
Non ho idea del perché nel post aggiornato e rivisto si visualizzi tutto evidenziato.
Be', allora ciao



laranakermit19




giovedì 10 dicembre 2015

Shadowhunters(#5)-recensione★★★☆☆

Solo gli amori irrealizzati sono eterni.
R. Gervaso


Shadowhunters

Città delle anime perdute.
Il quinto libro della saga Shadowhunters è un romanzo di genere urban fantasy, una continuazione della storia dei Cacciatori di Demoni contro il Male, e, soprattutto, il penultimo capitolo della storia fra Jace e Clary.
Pubblicato l'otto maggio 2012 in America  e il sette ottobre dello stesso anno in Italia.
La storia è ambientata a New York (be' in parte) nell'epoca contemporanea. I protagonisti sono i due adolescenti Cacciatori Jace Herondale e Clary Fray e cui si contrappone l'antagonista Sebastian Verlac, alias Jonathan Christopher Morgenstern.
L'autrice è Cassandra Clare.

Trama:
Lilith, madre di tutti i demoni, è stata distrutta. Ma quando gli Shadowhunters arrivano a liberare Jace, che lei teneva prigioniero, trovano soltanto sangue e vetri fracassati. E non è scomparso solo il ragazzo che Clary ama, ma anche quello che odia, Sebastian, il figlio di Valentine. Un figlio determinato a riuscire dove il padre ha fallito e pronto a tutto per annientare gli Shadowhunters. La potente magia del Conclave non riesce a localizzare né l'uno né l'altro, ma Jace non può stare lontano da Clary. Quando si ritrovano, però, Clary scopre che il ragazzo non è più la persona di cui si era innamorata: in punto di morte Lilith lo ha legato per sempre a Sebastian, rendendolo un fedele servitore del male. Purtroppo non è possibile uccidere uno senza distruggere anche l'altro. A chi spetterà il compito di preservare il futuro degli Shadowhunters, mentre Clary sprofonda in un'oscura furia che mira a scongiurare a ogni costo la morte di Jace? Amore. Peccato. Salvezza. Morte. Quale prezzo è troppo alto per l'amore? Di chi ci si può fidare, quando peccato e salvezza coincidono? Ma soprattutto: si possono reclamare le anime perdute?

La mia recensione:
Un libro bellissimo, soldi ben spesi per questo. 
Più che altro l'ho trovato un po' più lento rispetto agli altri quattro precedenti ma a parte questo niente di qui essere scontenta. A parte una cosa:
SPOILER ALERT***SPOILER ALERT***SPOILER ALERT***SPOILER ALERT
quando Alec e Magnus si lasciano non ho potuto fare a meno di sentirmi dispiaciutissima poveri picciniiii...
So che ho scritto pochissimo oggi e mi dispiace ma sono appena tornata a casa e non ho il corgaggio di scrivere di più.


laranakermit19









mercoledì 9 dicembre 2015

Fuori piove, dentro pure-recensione★☆☆☆☆

Tra i fiammiferi accesi uno ad uno nella notte
Il primo per vederti tutto il viso
Il secondo per vederti gli occhi
L'ultimo per vedere la tua bocca
E tutto il buio per ricordarmi queste cose
Mentre ti stringo fra le braccia.
J. Prévert

Fuori piove, dentro pure


Se a un libro si potessero dare 0 stelle credetemi, questo le avrebbe meritate!
Premetto che non sono riuscita ad arrivare più avanti della pagina numero 40, ma non giudicatemi per questo. E' un libro che sconsiglio a tutti a prescindere, anche solo per il titolo che fa abbastanza tagliare le vene.
E non mi importa se è stato scritto da una persona di colore. Se non sai scrivere non sai scrivere, non importa che tu sia bianco, nero o giallo, perciò no, non sono razzista né ce l'ho con Distefano.
Procedo.
Il libro in questione, Fuori piove, dentro pure, passo a prenderti?, è un libro edito da Mondadori quest'anno di ben 184 pagine (e dico 1 8 4) su un'insulsa, banalissima storia d'amore senza neanche un po' di fantasia. E devo dire che cercano proprio di farla passare in tutti i modi per una storia intelligente scrivendo che è una storia di rinascita di 'sto tipo qua, Distefano, ma non è vero, chiunque saprebbe fare molto meglio senza doversi nascondere dietro la figura di un ragazzo bullizzato da piccolo perché diverso di colore. 
L'autore è Antonio Dikele Distefano nato e cresciuto a Ravenna. Da quando aveva dodici anni si interessa all'hip-hop; nell'ambiente è conosciuto come 'Nashy'.



Trama:
C'è una storia d'amore importante, durata un anno e osteggiata da tutti, il primo grande amore e la sua fine. Perché Antonio è nero e per i genitori di lei è il ragazzo sbagliato. E poi c'è la famiglia di Antonio, gli amici, la scuola e gli altri attimi del cuore. Ci sono incontri, amore, momenti che fanno crescere, istanti indimenticabili.




Cioè, dai, anche la trama fa cagare.
Io 11,90 euro non li spenderei mai per un libro come questo. Vedi la trama e inorridisci, vedi la copertina e ti sconvolgi, vedi com'è scritto e chiudi il libro. MI dispiace, Antonio, puoi essere il creatore di frasi Tumblr per ragazze depresse migliore di 'sto mondo, ma chi capisce qualcosa di letteratura sa che il tuo libro non è scritto per niente bene. A sua discolpa devo però dire che le storie d'amore già dapprincipio non mi piacciono (eccetto che in alcuni casi, vedi Nicholas Sparks), ma anche se mi piacessero non sarei così stolta da farmi piacere il tuo libro.
Fuori piove, dentro pure, passo a prenderti? (a proposito, un titolo più lungo la prossima volta, eh) è scritto da un narratore interno che si rivolge alla ragazza  che l'ha lasciato. Ora, capitemi. Se non sei uno scrittore eccezionalmente bravo, non puoi permetterti di scrivere libri in questa modalità. E' troppo difficile! E poi rischia di diventare noioso (come infatti è diventato). Ultima cosa tra le molte che non mi sono piaciute per niente (e contate che ho letto soltanto un quarto del libro): le frasi melense fino al diabete. Ok, va bene, ci sta la frase dolce che dici ogni tanto, così tanto per far capire che comunque è un libro carino, coccoloso, ecc ecc. Ma qua si sta parlando di una frase dolcemiele/Tumblr ogni due sacrosante righe! Non se ne può più! Ma del tipo che lui si innamora perché sorride, ma poi si accorge che lei sorride a tutti. Ma io dico, frasi più idiote non sono mai state pronunciate sulla faccia di questa Terra. Ma ovviamente Distefano non ha inserito queste frasi così tanto per. No no, lui ci ha pensato bene; ovviamente, in un epoca come la nostra in cui i social governano la nostra vita e ci sono sempre più casi di frasi insulse, stupidissime e melense ogni secondo, ha pensato bene di dare spunti a tutte quelle ragazzine (scusate) idiote che scrivono frasi depressissime sul fatto che il loro amore, il loro unico e vero amore, è finito e non tornerà più. O persone che scrivono che ora che hanno pianto fiumi di lacrime per un amore finito possono dire di essersi bruciate gli occhi con lo shampoo. Ma wow, immagino quanto realizzate si sentano adesso. Il punto a cui volevo arrivare è che questo libro di merda vende solo per queste frasette da due soldi che spopolano sul web. Antonio, dico a te: dedicati all'hip-hop, i libri lasciali ha chi sa fare di meglio.


Sempre con voi,
laranakermit19


P.S. Oddio, cioè andatevi a leggere le frasi del libro sul web, sono troppo esilaranti!