domenica 4 ottobre 2015

Shadowhunters (#1)-recensione★★★★☆

Ed ecco, a tarda sera, la mia recensione, su un libro che mi ha presa tantissimo, anche se pensavo non fosse il mio genere e non mi sarebbe piaciuto: Shadowhunters, Città di Ossa (nome originale americano The Mortal Instruments-City of Bones) il primo di una lunga e (lo so già) stupenda saga.
La saga, pubblicata tra il 2007 (anno dell'uscita del libro d'esordio) e il 2014, ha riscosso moltissimo successo sia in America che in Italia. Si tratta del genere urban-fantasy, come la saga di Twilight, perché è ambientato nei giorni d'oggi e nella società d'oggi, a New York.
L'autrice è Cassandra Clare (Judith Rumelt), nata a Teheran nel 1973, è autrice di romanzi fantasy. Ha vissuto in Francia, Inghilterra e Svizzera prima di aver compiuto dieci anni, poi si è stabilita a Los Angeles, completando gli studi presso la Windward School e lavorando poi come giornalista.

Trama:
Al Pandemonium Club di New York si fanno strani incontri. Seguendo un affascinante ragazzo dai capelli blu nel magazzino del locale, Clary vede tre guerrieri coperti di rune tatuate circondarlo e trafiggerlo con una spada di cristallo. Vorrebbe chiamare aiuto, ma non rimane nessun cadavere, nessuna goccia del sangue nero esploso sull'elsa e soprattutto nessuno da accusare, perché i guerrieri sono Shadowhunters, cacciatori di demoni, e nessun altro, tranne Clary, può vederli.
Da quella notte il suo destino si lega sempre di più a quello dei giovani Cacciatori, soprattutto a quello del magnetico Jace: poteri che non aveva mai avuti e ricordi sepolti nella sua memoria cominciano a riaffiorare come se qualcuno avesse voluto tenerglieli nascosti fino ad allora. Clary desidera solo ritrovare la madre misteriosamente scomparsa, ma sarà coinvolta in una feroce lotta per la conquista della Coppa Mortale, una lotta che la riguarda molto più da vicino di quanto creda...



"Il bambino non pianse mai più,
e non si scordò di ciò che aveva imparato,
che amare significa distruggere
ed essere amati significa essere distrutti."




La mia recensione:
Ora, se io vi raccontassi quello che penso del libro, vi rovinerei tutta la lettura. Per cui, in via del tutto eccezionale, oggi non farò la scheda di riflessione personale. Dico solo che, se la trama vi è sembrata eccessivamente lunga, o difficile da capire, consolatevi, perché tutto il libro è un complicato labirinto da cui si può uscire solo scovandone la fine...
(ho inserito quella copertina perché l'edizione che ho letto io l'aveva così, ed è quella americana che, inutile dirlo, è stupenda)



laranakermit19




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