venerdì 2 ottobre 2015

Tutte le volte che ho scritto ti amo-recensione★★★★☆

Ho deciso di scrivere la recensione di questo libro perché l'ho finito proprio ora, alle 18:52, e mi è piaciuto moltissimo (presumo di essere ancora gasata per il finale).
Tutte le volte che ho scritto ti amo è un libro molto recente, del 2014, di Jenny Han, pubblicato da Piemme, che mi è stato consigliato da Alice (la stessa del blog che avevo precedentemente congigliato, https://alicethereader.blogspot.com) la quale mi consiglia sempre dei bei libri, che se vedessi sulle mensole della libreria sicuramente non prenderei mai in considerazione. Comunque.
Si tratta di un romanzo rosa, come si intuisce dal titolo, ma devo dire che è un genere un po' discostante se paragonato ad altri romanzi romantici, come per esempio quelli di Nicholas Sparks. Allora, si differenzia già dalla copertina (in cui c'è Lara Jean stesa sul letto mentre scrive una lettera d'amore) che è rimasta quella originale. Se notate, i libri di Sparks nelle prime edizioni americane originali raffigurano sempre una coppia che si sorride o che so io, e questo mi fa sentire molto sola e mi spinge ad andare alla ricerca del barattolo di Nutella in fondo all'ultimo cassetto in cucina, dietro i biscotti alla cioccolata, mentre qui c'è 'sta povera single con il suo diarietto, e già questo me l'ha messa in simpatia, perché abbiamo qualcosa in comune. 
(Che poi, spiegatemi cos'è questa storia che  t u t t e  e dico tutte le copertine originali dei libri sono stupende e quelle italiane quasi sempre fanno cagare? Eh no, questa è discriminazione, eh. Io pretendo che le copertine rimangano le stesse, anche perché poi gli editori italiani, e forse anche quelli inglesi, fanno migliaia di altre opzioni e quando ne devi scegliere una per, che so, la recensione sul tuo blog, ti ritrovi a dover fare una selezione tra decine di possibilità! E' disarmante. E poi mi chiedono com'è che vado fuori di testa...).
Jenny Han vive a Brooklyn, New York, dove ha frequentato la New School ottenendo un master in scrittura creativa. Adora la serie Buffy l'ammazzavampiri, la torta di mirtilli e le calze al ginocchio.Con Piemme ha pubblicato anche la triologia L'estate nei tuoi occhi.

Trama:
Lara Jean tiene le sue lettere d'amore in una cappelliera.
Non sono le lettere d'amore che qualcuno ha scritto per lei, ma quelle che lei ha scritto per ogni ragazzo di cui si è innamorata, cinque in tutto. L'ultimo si chiama Josh, che è il suo migliore amico nonché, purtroppo, il ragazzo di sua sorella. Quando scrive, Lara Jean mette tutto il suo cuore sulla carta, raccontando cose che non si sognerebbe mai di dire ad alta voce. Eppure, un giorno, scopre che tutte le sue lettere d'amore sono state spedite. E quel che è peggio, ricevute. Improvvisamente, la sua vita diventa molto complicata, ma anche molto, molto più interessante...



"Se le persone ti conoscessero,
Lara Jean,
si innamorerebbero di te."

"Josh, tu mi spezzi il cuore.
Sei un bugiardo.
Perché tu mi conosci, mi conosci meglio di chiunque altro,
e non mi ami"



Ok. Inizio col dire che sono  i n c a z z a t a  n e r a  per come è finito il libro. Lo volevo lanciare sulla parete. Ma siccome è in prestito, mi sono comportata bene e l'ho semplicemente spiaccicato sul divano. 
(No, Alice, se stai leggendo sto scherzando, è ancora integro)
Fatto sta che sta cosa mi brucia ancora, e mi sa che ci vorrà proprio una runa per guarirmi questa bruciatura (Shadowhunters, venite a me!).
Il narratore (anzi, la narratrice) è interno, infatti si tratta proprio della protagonista, Lara Jean, che racconta la sua storia dal suo solo punto di vista, senza sapere niente di tutto ciò che accade al di fuori di quello che vede o sente lei. Devo ammettere che di solito questa tipologia di narrazione non mi entusiasma, anzi non mi piace proprio. Forse è per questo che non mi è piaciuto Cinquanta sfumature di grigio. No, dai, non scherziamo. Non mi è piaciuto semplicemente perché fa cagare. Comunque dicevo, di solito non mi piace, ma stavolta sì, perché era molto semplice, leggero e simpatico.
Sono morta dal ridere diverse volte, perché 'sta protagonista è un'imbranata cronica. Mi ha divertita particolarmente la scena in cui due giocatori di non-mi-ricordo-cosa amici di Peter (uno dei cinque tipi) la infilano nel cassone del pick-up perché è piccola. Vi giuro, per l'assurdità della situazione mi sono messa a ridere in classe (sì, leggo durante le lezioni, e faccio bene).
Quindi lo consiglio alle ragazze, adolescenti soprattutto, perché è divertente, e, una volta tanto, lei non casca ai piedi di lui. Yee!



laranakermit19








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