martedì 8 settembre 2015

Romeo e Giulietta-recensione★★★★★

Salve a tutti.
Ecco la prima opera che veramente merita cinque stelle su cinque, la celeberrima tragedia di William Shakespeare, Romeo e Giulietta.
Reso famoso come una storia d'amore profondamente drammatica, il libro è stato composto tra il 1594 e il 1596, ed è diventato l'archetipo dell'amore perfetto, ma avversario della società.
Si tratta di una tragedia; questo genere letterario pone al centro della vicenda le domande del protagonista sul bene e il male, sulla vita, su Dio o altre divinità, mettendo in scena i problemi dell'uomo nella società e i suoi rapporti con gli altri. Originariamente si trattava di scene teatrali greche in onore del dio Dioniso, ma si sono poi evolute, nel Seicento e nell'età classica.
William Shakespeare, autore che sopravvive nei tempi, è nato a Stratford-upon-Avon nel 1564 e morto, sessantadue anni dopo e sempre nella stessa città, nel 1616. Della sua mano sono stati pervenuti 154 sonetti, 37 testi teatrali e una serie di altri poemi. Fu in grado di coniugare una poetica raffinata e una profonda filosofia, e nonostante fosse popolare già in vita, divenne estremamente famoso dopo la sua morte, e i suoi lavori, le sue opere, vennero celebrati ed esaltati da importanti personaggi dei secoli seguenti. Tutt'ora è considerato il poeta più rappresentativo della letteratura inglese.

Trama Primo Atto:
Una rissa tra Montecchi e Capuleti per le strade di Verona viene interrotta dal principe, che fa disperdere la folla. In questa viene poi presentato un nobile conte, Paride, il quale chiede la mano di Giulietta, che non gli viene concessa perché la ragazza, ancora quattordicenne, è considerata troppo giovane, ma viene comunque spinta a pensare alla proposta ricevuta.
Romeo, è invece innamorato di Rosalina, una ragazza "fantasma" ché non viene descritta; si reca, assieme al cugino e un amico, alla festa dei Capuleti, nemici della sua famiglia proprio per vedere questa ragazza. Alla festa incontra però Giulietta e bastano poche parole per far scoccare l'amore tra i due e spingerli a scambiarsi un bacio.

Trama Secondo Atto:
Romeo si reca nel giardino dei Capuleti e qui si incontra per la prima volta con Giulietta in segreto, sul famoso balcone; qui i due si dichiarano amore e decidono di sposarsi.
Il giorno dopo, in segreto, Frate Lorenzo celebra la cerimonia.

Trama Terzo Atto:
Le cose precipitano quando Tebaldo, cugino di Giulietta, sfida Romeo a duello e lui lo colpisce, uccidendolo. Giunge il principe, che condanna all'esilio il giovane; poco dopo Giulietta viene a conoscenza della vicenda, e, disperata, chiede alla balia di portare all'amato un anello e la richiesta di incontrarla per un ultimo saluto. Riescono a passare tutta una notte d'amore e poi, al canto dell'allodola, si separano. Paride, intanto, chiede per l'ennesima volta la mano di Giulietta, e le nozze vengono decise per giovedì.
Giulietta apprende questa notizia e si rifiuta, ma fingendo ravvedimento, dice di andare a confessarsi da Frate Lorenzo.

Trama Quarto Atto:
Frate Lorenzo escogita una soluzione al dramma, che consiste nel fornire a Giulietta una mistura che la farà sembrare morta per quarantotto ore, dopodiché si sveglierà e troverà Romeo al suo fianco ad aspettarla. Intanto il fratello invierà un compagno con le informazioni per Romeo.

Trama Quinto Atto:
Romeo viene a sapere dal servo Baldassarre della morte di Giulietta, e credendo che la sua amata si sia addormentata per sempre, si toglie la vita vicino alla sua tomba. Giulietta si sveglia, ma vedendo il suo innamorato esanime accanto a lei, si uccide con un pugnale.
La vicenda porta le due famiglie, Montecchi e Capuleti, a stabilire una pace e vivere in armonia.




"O Romeo, Romeo,
perché sei tu, Romeo?"

"Il pericolo è più nei tuoi occhi che non in venti loro spade:
se mi guardi con dolcezza, sarò forte contro il loro odio."

"Chi non ha mai avuto una ferita,
ride di chi ne porta i segni."

"Occhi, guardatela un'ultima volta,
braccia stringetela nell'ultimo abbraccio,
o labbra, voi, porta del respiro,
suggellate un patto senza tempo con la morte
che porta via ogni cosa."



Sono stata sconvolta da questo libro preso così tanto sottogamba. 
Per sottogamba non intendo che sia ignorato ma che, al contrario, viene esaltato da tutti, anche da coloro che non l'hanno mai letto me che comunque, ad "oca", come si dice a casa mia, vanno in giro a dire che è un'opera, ecc, ecc...
Io, prima di leggerlo, partivo col pensare "Ok, è un'opera importante, ma alla fine è solo una storia d'amore finita male.". Alla fine, però, sono io quella rimasta affascinata dal libro, mentre molti che lo adulavano prima di leggerlo (a mio parere rovinandosi un'impressione finale) sono quelli che ne hanno goduto di meno. 
E' così commovente leggere di un amore così grande ma che, per scherzo del destino, è durato soltanto tre giorni. Shakespeare era un maestro nell'arte della scrittura, e nonostante sia una lettura difficile e da seguire attentamente, mi sono "mangiata" le duecento pagine o quel che erano in 0,2 secondi. 
E' una storia che dura nel tempo, che non invecchia mai e che, assolutamente, non muore mai.




Profondamente commossa,
laranakermit19





Nessun commento:

Posta un commento