domenica 6 settembre 2015

Mr. Mercedes-recensione★★★☆☆

Tre giorni fa, più o meno, ho terminato la mia quinta lettura dell'autore Stephen King (oltre Shining, 22/11/63, Carrie-Lo sguardo di Satana e L'acchiappasogni); sto parlando di Mr. Mercedes, uscito nelle librerie lo scorso anno (per chi non ne avesse alba, il 2014), pubblicato da Sperling & Kupfer.
Si tratta di un giallo con sottogenere thriller. Penso che quasi tutti almeno una volta li abbiano sentiti nominare, ma, in caso contrario, spendo due parole di più per spiegarlo qua.
Il giallo è un genere sviluppatosi nel Novecento; l'oggetto principale di questa lettura è la descrizione di un crimine e dei personaggi coinvolti, vittime o colpevoli.
Il thriller utilizza prevalentemente la suspense come elemento principale, e attraverso anticipazioni crea situazioni di aspettativa e insicurezza, o ansia.
Breve presentazione dell'autore; Stephen Edwin King, nato nel 1947, è scrittore e sceneggiatore, uno dei più acclamati autori di libri di fantascienza, ma soprattutto horror, riscoperto dai critici in particolare dagli anni novanta e tutt'ora fino ad oggi acclamato e amato da milioni di lettori.

Trama:
Nel 2009 uno psicopatico investe una decina di persone in attesa ad una Fiera del Lavoro, con una Mercedes rubata. 
Un anno dopo il detective pensionato Bill Hodges riceve una lettera da questo assassino, che lo sfida a provare ad acchiapparlo e addirittura insiste per approfondire la faccenda dello scorso anno su un sito di chat, Sotto l'ombrello blu di Debbie.
Inizia così una lunga ed estenuante caccia all'uomo e Hodges e i suoi assistenti improvvisati dovranno fare i salti mortali per scoprire chi veramente si nasconde dietro Mr. Mercedes e uno smile terrificante.



"Assolutamente suo, Mr. Mercedes."



Mi dispiace per la magrezza del numero delle frasi per questo libro, ma veramente non ne ho trovata nessuna (ebbene sì, lo ammetto, le ho cercate su internet, ma non potete pretendere che mi ricordi tutto). Rimedierò con il prossimo libro che recensirò domani, La solitudine dei numeri primi, libro che mi è rimasto impresso dalla prima all'ultima pagina, ma scoprirete domani cosa ne penso.
(Ah, avverto che sto momentaneamente leggendo Romeo e Giulietta, Sogno d'una notte d'estate, Orgoglio e pregiudizio, Memorie di una Geisha, Io prima di te, It e Shadowhunter [primo] perciò a chi potrebbero interessare le relative recensioni, lo invito a visitare nei prossimi giorni [forse settimane, It è lunghetto] il blog.)
Mr. Mercedes mi è piaciuto molto, perché,a differenza di alcuni libri di Stephen King (bellissimi comunque eh), questo l'ho trovato molto dinamico, pieno di fatti che si succedevano l'uno dietro l'altro continuamente. All'inizio, però, c'è stato un esordio un po' lento, fino alla pagina cinquanta, circa, ed io quando l'ho iniziato, pensavo di non riuscire ad andare avanti. Dai e dai, però, le ho superate e poi ne sono stata contenta, perché è stata una bella lettura e anche leggera. L'ansia finale mi ha fatto perdere praticamente dieci anni di vita, ma a parte questo niente. Anzi, c'è una scena di cui mi sono veramente sconvolta, ma fa parte del rischio di leggere i libri di King. Ho intenzione di iniziare a leggere anche altri suoi libri, tra cui Insomnia, che mi ispirava già dal titolo, e Christine-La macchina infernale, che avevo già iniziato a leggere ma non ero riuscita a finire.
Bene, direi che Mr. Mercedes potrebbe essere una lettura consigliata (per quelli a cui piace il genere, specialmente) e vi anticipo già che domani vi beccherete un papiro, come recensione de La solitudine dei numeri primi, perché mi è piaciuto così tanto che voglio cercare di trasmettervi più emozioni che riesco.
Quiero un consiglio su codesti libri, che vorrei leggere:  
Per ora è tutto,



Goodnight
laranakermit19 =D




Nessun commento:

Posta un commento